La farmacologia fa parte della nostra vita quotidiana. I farmaci sono importanti, salvano la vita, allontanano il dolore, ci danno sollievo e benessere. Ma non dimentichiamo il rischio di abusarne e il fatto che ai benefici possono anche sommarsi effetti collaterali.
Analizziamo questo aspetto dal punto di vista “vocologico”:
EFFETTO DISIDRATANTE
Esistono molecole che disidratano le mucose, come effetto collaterale o come effetto terapeutico (pensiamo ai diuretici).
A livello delle vie respiratorie essi tendono a modificare la fluidità delle normali secrezioni in discesa dal rinofaringe (la parte alta della faringe, in collegamento con le cavità nasali) rendendole dense e appiccicose con fastidiosa sensazione di corpo estraneo in gola e voce velata o rauca. Ciò porta a tossire o raschiare frequentemente.
La disidratazione interessa tutta la mucosa delle vie aeree, riducendo la fisiologica produzione di muco, utile protezione dagli agenti patogeni e irritanti esterni.
A livello orale può manifestarsi inoltre una riduzione della salivazione, con secchezza delle fauci e arsura.
Per quanto concerne direttamente la laringe, le corde vocali perdono l’effetto ammortizzante fornito da una buona idratazione e secrezione mucosa, diventando maggiormente sensibili ai traumi da contatto in fonazione e quindi a lesioni organiche; si riduce la propriocezione dell’area, cioè la capacità di rilevare lo stato di disagio e di controllare in modo sensibile il meccanismo di funzionamento.
La disidratazione delle mucose e l’irritazione durante la fonazione producono un abbassamento della soglia che scatena la tosse, che si fa quindi frequente e persistente, andando ad aggiungere ulteriori eventi di impatto traumatico tra le pliche vocali.
AUMENTO DELLA DILATAZIONE DEI VASI SANGUIGNI
Altri farmaci, con effetto antiaggregante piastrinico, aumentano la vasodilatazione incrementando la risposta infiammatoria e portando a maggior rischio di emorragia nei tessuti, tra i quali quindi quelli delle corde vocali.
Sono farmaci molto importanti per la salute, prescritti dal medico e necessari ma è utile conoscerne i possibili rischi fonatori.
INCREMENTO DELLA MASSA MUSCOLARE
Tra gli effetti dei farmaci anabolizzanti c’è quello di aumentare la forza muscolare, agendo sulla massa del muscolo stesso.
L’incremento si verifica anche a livello della muscolatura fonatoria.
Pliche vocali più grosse producono un suono più grave: un aumento dimensionale ha come conseguenza la riduzione dell’estensione della voce verso i suoni acuti. L’effetto si nota maggiormente nella donna, con virilizzazione del timbro.
A questo proposito è bene porre molta attenzione ai farmaci da banco venduti come integratori, non vanno considerati semplici ricostituenti ma maneggiati con cura e preferibilmente su consiglio medico!
ALTRI FATTORI DA CONSIDERARE
Nell’assumere farmaci che agiscono sulle vie respiratorie, teniamo conto di alcune indicazioni:
Prestiamo attenzione quando ricorriamo ai sedativi della tosse, poiché essi agiscono riducendone la frequenza ma hanno come effetto collaterale l’essicazione delle mucose.
Evitiamo l’abuso di antidolorifici!
Possono avere effetti disidratanti e aumentare il rischio di reflusso acido.
Inoltre il dolore è un importante campanello di allarme, ignorarlo e tenerlo a bada con i farmaci rischia di farci sottovalutare il problema di voce sottostante, agendo su un sintomo ma trascurandone la causa.
Il mio consiglio, nel caso tu sia un professionista vocale o abbia una voce fragile, è sempre di consultarti con il tuo medico di riferimento, per analizzare insieme i farmaci che assumi, in fase acuta o regolarmente e analizzare accuratamente gli effetti che possono arrecare al tuo strumento fonatorio.
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