Voce e alimentazione

alimentazione e voce

Le abitudini alimentari hanno un peso sulla voce? certo che sì e te ne puoi facilmente rendere conto se consideri due fattori: 

  1. Apparato fonatorio e digerente condividono le strutture nel tratto iniziale. Il bolo elaborato nella bocca scende lungo la faringe e viene a trovarsi di fronte ad uno svincolo: anteriormente le vie respiratorie e posteriormente l’esofago; la chiusura adeguata delle prime permette il corretto passaggio verso lo stomaco. La mancanza di una separazione netta pone il rischio di episodi di penetrazione di sostanze nelle vie aeree, e lo stesso fenomeno si può verificare con la risalita di componenti dall’esofago (vomito, reflusso).
  2. Le scelte alimentari incidono sulla nostra salute fisica globale, sul funzionamento e la morfologia delle strutture del corpo, dalle mucose ai muscoli agli organi. L’apparato fonatorio, come tutti gli altri, sarà influenzato dalle tue decisioni. 

Date queste premesse, andiamo ad analizzare in specifico i fattori che incidono su una buona voce, che saranno un ottimo aiuto per la cura quotidiana del tuo strumento fonatorio. 

REFLUSSO

Se mi segui su Instagram (eu.fonica) ho salvato delle storie relative alla tematica.Qui ti faccio una breve sintesi ma se vuoi una spiegazione esaustiva prenditi un attimo per andare ad ascoltare. 

Esistono due tipologie di reflusso: tutti conosciamo il diffusissimo “gastroesofageo”, che dilaga nei professionisti vocali. Esso si caratterizza per la risalita del contenuto acido dello stomaco in esofago e può raggiungere il punto di incontro con le vie aeree, andando a interessare il tessuto della laringe. Il ph di questo materiale non è compatibile con le caratteristiche della mucosa che riveste le vie respiratorie e ciò comporta reazioni negative. Tipicamente percepiamo bruciore alla bocca dello stomaco, dolore che può diffondersi al lato sinistro del corpo irradiando fino alla mandibola e al braccio con associate alterazioni del ritmo cardiaco e tachicardia (segnali che possono spaventare per la loro somiglianza a quelli di un attacco cardiaco). L’esito sulla voce è spesso una laringite posteriore con mucosa infiammata, che può anche non dare una vera e propria alterazione della voce ma provocare sensazioni di corpo estraneo in gola, con esigenza frequente di tossire e schiarirsi la voce, abitudini che protratte nel tempo danneggiano per sfregamento e impatto brusco le pliche vocali. 

L’altro tipo di reflusso è definito faringo – laringeo o silente; già dal nome ne capiamo l’insidia poiché è asintomatico. Crediamo di non soffrire di questa problematica, ma ci ritroviamo spesso al mattino con una voce brutta, rasposa, che fatica ad ingranare. Correlati sono l’alito cattivo e una sensazione di muco eccessivo e persistente in gola, che ci porta a tossire e raschiare. 

Le corde vocali sono come “immerse in candeggina”, come dichiara la foniatra O. Calcinoni. Noteremo quindi variazioni della voce, che si affatica più rapidamente nell’utilizzo, mostra tempi di recupero più lenti, perde di intensità e di tono, si fa rumorosa e a volte subisce interruzioni. 

Come intervenire? Sicuramente rivolgendoti al medico specialista. 

Ma intanto puoi intervenire tempestivamente o agire in prevenzione, con semplici accorgimenti.

  • Se noti dei segnali fai attenzione ai cibi acidi e agli alimenti troppo grassi e pesanti, che richiedono tempi di digestione molto lunghi. 
  • Occhio ai pasti troppo asciutti e abbondanti, prediligi gli spuntini frammentati.
  • Rendi il più possibile regolari gli orari dei tuoi pasti e cerca di non cenare sempre tardi! Il corpo deve avere tempo di smaltire ed elaborare durante la notte. Svegliarsi con appetito è un buon indicatore della digestione!
  • Mai mettersi in posizione orizzontale nelle tre ore successive al pasto serale.
  • Non introdurre troppi liquidi mentre stai mangiando, rischiando di creare un effetto diluente e rallentate per la digestione.
  • Evita temperature troppo fredde o troppo calde. 
  • Idratati prevalentemente con acqua liscia, riduci le bevande gassate e zuccherine. 
  • Evita cinture e abiti troppo stretti in vita, soprattutto a ridosso dei pasti. 

MASTICAZIONE

Vale la pena curare anche questo aspetto, perché incide sulla corretta digestione e non solo!

Il cibo correttamente elaborato è un agglomerato di piccole dimensioni, ben imbibito di saliva e quindi scivoloso. 

Come si dice “la prima digestione avviene nella bocca”, poiché la saliva contiene sostanze che cominciano già a operare sul bolo e bicarbonato, che conferirà un ph in grado di facilitare l’azione degli acidi nello stomaco. 

Boli duri richiedono sforzo nella discesa in esofago, tanto che spesso li percepiamo come incastrati e dolorosi. Inoltre, se si susseguono troppo rapidamente uno dietro l’altro, la valvola che separa esofago e stomaco rimane sempre mezza aperta, con il rischio maggiore di risalita acida. 

Oltre a questo, la masticazione è fondamentale per il corretto sviluppo della dentizione e della forza e funzionalità della lingua, che ha connessioni con la postura corretta della laringe e ricadute sull’articolazione del linguaggio. 

APPORTO CALORICO

La dieta deve essere il più possibile equilibrata.

Un consumo eccessivo di cibo associato a obesità aumenta il rischio di reflusso. Inoltre spesso insorgono difficoltà respiratorie, che compromettono l’adeguata generazione del flusso aereo che permette una fonazione udibile, la variazione dell’intensità e un’adeguata durata della fonazione. 

Gli stati di carenza alimentare creano invece un insufficiente apporto di nutrienti, con globale perdita della forza dei muscoli e della funzionalità delle mucose (con ricadute anche sulla laringe costituita di muscoli e tessuti).

La voce si fa debole, perde di intensità ed estensione e si affatica rapidamente con l’utilizzo.   

Condizioni patologiche caratterizzate da vomito frequente mettono a repentaglio la mucosa delle vie respiratorie, provocando uno stato di infiammazione della stessa. 

Carenze di elementi essenziali per l’organismo lo rendono maggiormente soggetto a infezioni frequenti, tra le quali laringiti e i tessuti si fanno più fragili e meno resistenti ai traumi. Nel caso delle pliche vocali esse sono sottoposte ad un maggiore rischio di lesione. 

CAFFEINA E ALCOOL

Tra le norme di igiene vocale più diffuse, troviamo indicazione alla riduzione o eliminazione della caffeina. Questo dato in realtà si basa più su considerazioni empiriche che sui risultati degli studi scientifici. 

E’ noto che la caffeina abbia effetto diuretico (provoca maggiore eliminazione di liquidi) e porti quindi a ridurre l’idratazione generale dei nostri tessuti. Sappiamo che un ottimale funzionamento della laringe richiede mucose idratate e lubrificate; in caso contrario avremmo pliche vocali secche e viscose, meno facilitate nei movimenti, con conseguente sensazione di muco in gola e fatica nel parlare. 

Sebbene quindi non ci sia una netta posizione sugli effetti negativi del bere caffè per una buona voce, ti consiglio di valutare il tuo introito abituale e nel caso tu sia un professionista vocale, mantenerne un’assunzione ridotta o moderata. Soprattutto valutane l’evitamento in prossimità di una prestazione vocale di maggior carico, oppure se decidi per l’assunzione, bilancia con un consistente apporto di liquidi e con le strategie di idratazione locale che ti ho illustrato nell’articolo sull’idratazione

Tieni comunque in considerazione che se noti già dei segnali di allarme nella qualità della tua voce oppure soffri frequentemente di secchezza di fauci e gola, evitare la caffeina sicuramente elimina un fattore di rischio. 

Lo stesso discorso vale applicato all’assunzione di sostanze alcoliche che mostrano la stessa azione disidratante sull’organismo.  

Magnani, Silvia. “Vivere di voce. L’arte della manutenzione della voce per chi parla, recita e canta”  FRANCO ANGELI editore. 

https://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S2317-17822013000300010&lng=en&nrm=iso&tlng=en


Categorie: Logopedia, Voce

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