FATTORI DI RISCHIO PER LA VOCE – IL FUMO

il fumo

Il fumo, attivo e passivo, rappresenta uno dei fattori che incidono negativamente sulla salute vocale.
Ciò deriva dalla combinazione di due fattori: il calore inalato e le sostanze chimiche (gas tossici e particelle) che entrano a contatto con le mucose.
Gli effetti infiammatori, immunologici e cancerogeni si ripercuotono sul tessuto che riveste tutte le vie respiratorie, coinvolgendo quindi anche l’organo della voce.
Gli effetti principali dell’esposizione al fumo sono:

  • alterazione del meccanismo di purificazione dell’aria inspirata, con conseguente esposizione dell’epitelio respiratorio a tutte le sostanze dannose inalate (con effetti irritanti, infettivi e cancerogeni) ;
  • modificazione della normale risposta immunitaria in presenza di agenti pericolosi, che diventa meno efficace, con l’instaurarsi di stati cronici di tosse e bronchite;
  • la riduzione dell’elasticità delle pareti alveolari. Gli alveoli sono la componente polmonare dove avviene lo scambio di gas tra vie respiratorie e sangue. Con il tempo si instaura una tosse cronica, il fiato si fa corto e viene a mancare in caso di sforzo fisico.

Andando nello specifico della vocalità, gli studi scientifici rilevano nei fumatori, se confrontati con i non – fumatori, delle differenze nella fonazione che interessano i parametri acustici, aerodinamici e percettivi.
L’esposizione al fumo provoca alterazioni della mucosa laringea, con conseguenti stati di eritema, secchezza, sensazione di pizzicore in gola, fino ad arrivare ad un’infiammazione cronica del tessuto.
Dal punto di vista clinico il fumo incrementa i fenomeni di reflusso laringeo e può determinare l’insorgenza di una disfonia organica, denominata edema di Reinke. Nei casi più infausti si assiste all’insorgenza di un carcinoma laringeo.
Relativamente alla qualità vocale, la presenza di difficoltà respiratorie indebolisce la produzione di un’adeguata pressione polmonare, che è la fonte aerea necessaria per dar vita a una fonazione priva di sforzo e udibile. Il tempo massimo di fonazione, cioè la durata di una produzione vocale con un respiro, si riduce e diventa difficile produrre frasi lunghe senza interruzioni per prendere fiato.
Acusticamente, la voce risulta rauca (si nota maggiormente nelle donne), rumorosa e con presenza d’aria.
Sottoposti ad autovalutazione della propria voce, i fumatori segnalano cambiamenti qualitativi, senso di fatica nel parlare e fenomeni di interruzione durante la produzione.

La sigaretta elettronica non è esente dall’influenzare la voce. Può essere utilizzata in modalità calda o fredda. Se viene utilizzata la modalità calda, il calore inalato ha effetto vaso – dilatatorio (aumento afflusso sangue – edema, gonfiore) e infiammatorio sui tessuti.

Ricorda: se sei un professionista vocale, anche solo una sigaretta ogni tanto andrà a scalfire la funzionalità di quell’organo del quale devi avere profonda cura e rispetto, se vuoi che sostenga a lungo e con profitto la tua attività.

 

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SIMRI Società italiana per le malattie respiratorie infantili


Categorie: Logopedia, Voce

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