LA COMPLESSITA’ DELLA VOCE

persona nel suo insieme

Trattare una turba della voce, non significa solo dover affrontare un’alterazione della qualità fonatoria.
Ridurre una disfonia alla semplice problematica della laringe, sarebbe riduttivo e limitante per l’efficacia dell’intervento.
La diagnosi stessa spesso disconferma questa concezione, poiché non sempre ci troviamo di fronte ad una manifestazione organica (come un nodulo cordale), ma il deficit può anche attuarsi esclusivamente su un piano funzionale.

L’approccio più efficace alla patologia vocale è quello che mette al centro la persona nella sua interezza, senza puntare la lente di ingrandimento sull’organo fonatorio.
Per poter assumere questo tipo di impostazione, come sempre succede, dobbiamo avere ben chiaro il funzionamento fisiologico, dal quale poi dedurre le derive patologiche.

La voce certamente e’ suono, con i suoi parametri di intensità, altezza, timbro; manifestandosi nell’uomo principalmente in parole, la voce è anche articolazione; essendo calata in un corpo psico – fisico, essa è al contempo fisicità, nei suoi elementi di movimento, gestualità e postura, oltre che identità, personalità ed emotività.
La voce vive di respiro, stili di vita e abitudini, stati d’animo, contesti e ruoli.

Tutti questi fattori sono profondamente concatenati e inscindibili. Difficile trovare un solo fattore scatenante la problematica, aggiustando il quale troviamo soluzione a tutti i deficit.

Nella maggior parte dei casi un trattamento ben impostato parte da un’analisi multifattoriale, identifica i punti di fragilità in tutte le aree coinvolte e agisce contemporaneamente su più piani, modellandosi direttamente sulle caratteristiche della persona coinvolta.

Caliamoci in un esempio pratico: addestrare al controllo volontario del volume un soggetto con tendenza a parlare forte, può essere molto più arduo e frustrante rispetto a curare un’articolazione lenta e accurata e una postura equilibrata, portando attenzione sul rispetto dei turni di conversazione, sull’utilizzo di variazioni del tono, di una frequenza brillante e di adeguate pause respiratorie.

Provare per credere!


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