Voce e attività fisica

attività fisica

La scelta dell’attività sportiva impatta sulla voce?
Anche in questo caso la risposta è positiva e, se vogliamo proseguire il nostro percorso per preservare l’eufonia fonatoria agendo sulle componenti che indirettamente possono influenzarla, la variabile sport è da analizzare da due punti di vista.

LA TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ’ FISICA

Quando svolgiamo un’attività motoria, in base alle caratteristiche del movimento che compiamo, si verifica un diverso coinvolgimento della funzione respiratoria, della postura e in alcuni casi anche della funzione sfinterica laringea.

Analizziamo alcuni sport da questo punto di vista:

La corsa è caratterizzata da una postura tipica della zona cervicale che porta il mento a sollevarsi verso l’alto, con il collo in iperestensione.
Essendo la laringe localizzata a metà gola e connessa alle strutture cervicali e del volto, essa viene a trovarsi in una posizione di innalzamento rispetto al suo piano abituale, con le corde vocali passivamente allungate rispetto alla dimensione che normalmente dovrebbero assumere quando parliamo. Questa configurazione laringea non è fisiologica e si associa a maggiori rischi di traumatismo delle pliche vocali e sforzo fonatorio. Parlare correndo diventa quindi un comportamento dannoso per la voce.
A questo si aggiunge anche la modalità respiratoria assunta durante lo sforzo: la localizzazione diviene più alta (sternale e apicale) rispetto a quella normalmente utilizzata a riposo e il ritmo si fa rapido con una presa d’aria limitata e superficiale. Mettendoci a parlare utilizziamo un fiato espiratorio più breve, che ci costringe ad accelerare la velocità di produzione, saltare le pause e spesso a continuare la frase anche quando l’aria a disposizione è terminata, sforzando e irrigidendo le corde vocali costrette a impattare bruscamente tra loro.

Gli sport che richiedono uno sforzo per compiere un movimento o sollevare qualcosa (tennis, pesi, box, pole dance…) si avvalgono della funzione sfinterica laringea. Ricordiamoci che oltre alla fonazione, la laringe svolge altre importanti funzioni, che sono quella di protezione delle vie aeree inferiori dal passaggio di sostanze durante la deglutizione e di valvola di chiusura che permette l’azione di torchio addominale durante le funzioni di espulsione (defecazione, parto) e di stabilizzatore e ammortizzatore quando compiamo uno sforzo con le braccia.
Gli sport sopra citati, prevedendo una frequente chiusura sfinterica laringea, a lungo andare portano i soggetti con un sistema tendente alla fragilità ad avere delle conseguenze sulla voce (nei casi più gravi alterazioni organiche lesionali).
Da segnalare in questo caso che non esistono interventi protettivi e l’unica indicazione possibile è evitare l’attività stessa.

La danza, gli sport e gli allenamenti che sviluppano molto la parete addominale vanno ad interferire con la normale respirazione diaframmatica, modalità che utilizziamo in situazioni di riposo e tranquillità e la più adeguata per una fonazione facile.
La respirazione diaframmatica si collega al tono della parete addominale.
Più la muscolatura è sviluppata, meno il diaframma potrà scendere durante l’inspirazione.
Il respiro avrà quindi una localizzazione costale e sternale, con minor durata espiratoria e necessità di prese d’aria più frequenti. Nei soggetti senza una buona tecnica vocale, questo può portare ad una scarsa coordinazione tra respiro e voce, con il rischio di insorgenza di sforzo nel parlato.

LA QUANTITÀ’ DI ATTIVITÀ’ FISICA

Se siete professionisti vocali, ricordatevi che il movimento e lo sport sono importanti per la salute generale e un buono stato fisico ha ripercussioni positive anche sulla performance fonatoria.
Come in tutte le cose, è necessario però un approccio equilibrato e senza abusi.
La sedentarietà può avere come conseguenza un aumento di peso esagerato e conseguenze anche sulla voce (ad esempio il maggiore rischio di reflusso, vedi l’articolo su voce e alimentazione).

Al contempo, un eccesso di attività fisica può logorare il corpo e ridurne le risorse energetiche. Abitudini scorrette di riposo provocano stanchezza generale e maggiore affaticabilità muscolare, con debolezza e inefficienza funzionale anche delle strutture della laringe, che sono prevalentemente muscoli.

La mancanza di riposo e di un buon sonno può avere come conseguenza il ricorso a farmaci; spesso i medicamenti utilizzati per l’insonnia hanno tra gli effetti collaterali un aumento della disidratazione delle mucose, che colpisce dunque anche l’organo della voce. (leggi l’articolo idratazione e voce per approfondire e guarda il video per incrementare la l’idratazione locale del tuo organismo)


Categorie: Benessere, Logopedia, Voce

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